Milleottocentonovanta nuovi alberi: un polmone verde di quasi duemila esemplari nascerà ad Altopascio nel prossimo autunno, grazie al bando regionale Toscana Carbon Neutral, vinto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sara D’Ambrosio. Con il finanziamento ottenuto, che ammonta a circa 220mila euro, a fronte di un investimento complessivo di 390mila euro, il Comune pianterà specie arboree capaci di rigenerare l’aria di Altopascio e abbattere gli agenti inquinanti in diverse aree del territorio.
“Il progetto ha una duplice finalità – spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore all’ambiente, Daniel Toci -. Da una parte contrastare il crescente diffondersi delle polveri sottili e migliorare la qualità dell’aria con piantumazioni e arbusti anti-smog; e, dall’altro, andare a riqualificare e ad attrezzare intere aree di territorio. Abbiamo lavorato con gli uffici che ringraziamo, perché hanno predisposto un progetto che è riuscito a ottenere il finanziamento regionale: ci siamo piazzati nelle prime 19 posizioni su 54 progetti presentati da tutta la Toscana.
Questo progetto va a braccetto con l’altro, “Veg-Pm10 – Azioni multidisciplinari ed integrate per il monitoraggio e la riduzione del particolato atmosferico nella piana lucchese”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Con Università di Firenze, Cnr, Arpat e Università di Pisa, grazie al quale abbiamo potuto installare quattro centraline della qualità dell’aria su altrettanti punti del territorio per monitorare e leggere in tempo reale i dati relativi a polveri sottili Pm10 e Pm2.5, ozono, biossido di azoto, monossido di carbonio, Co2. Dati che, nei primi tre mesi di rilevazione, ci dicono che, nei comuni della Piana aderenti (Lucca, Capannori, Porcari e Altopascio) i livelli sono in linea con quelli mostrati dalle centraline Arpat, mentre ad Altopascio i dati sono migliori e si registrano molto meno sforamenti per quanto riguarda il pm10”.
Il progetto di forestazione di nuove alberature nel comune di Altopascio interessa cinque siti, tutti distribuiti nel capoluogo comunale. La prima, Gora del Molino (ex campo di Calcio), costituita da un’area pianeggiante posta tra due corsi d’acqua (Gora del Molino e il Fosso Navareccia) entrambi collegati al Padule di Bientina; l’area, fino a qualche anno fa occupata da un campo da calcio, si presenta invasa dalla vegetazione spontanea. Poi: area Turchi-Belvedere, particolarmente priva di alberature: la prima, di forma trapezoidale, è compresa tra due tratti di via Regione Umbria e alcune case unifamiliari; la seconda, di forma grossomodo rettangolare, è compresa tra via Regione Liguria e via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Nella prima area si andrà a creare un piccolo giardino pubblico con accesso da una piccola zona
a parcheggio; nella seconda ci sarà un piccolo intervento di forestazione circondato da arbusti e si prevede poi uno spazio lasciato libero per creare un futuro collegamento pedonale fra via Regione Liguria e via Cavalieri di Vittorio Veneto. Il terzo progetto è a Cassa Gatti, con la forestazione delle due porzioni della cassa di espansione e la sistemazione del piccolo parchetto e dell’area a parcheggio poste su via Pietro Mascagni. Ancora, poi: Parco Unità d’Italia, con l’incremento del patrimonio arboreo e, infine, la risistemazione dei viali del centro (viale Marconi, via Fratelli Rosselli, via Da Vinci, via Cavalieri di Vittorio Veneto). Nei diversi ambiti di intervento le piantumazioni si differenziano per tipologia, andando da interventi di verde stradale, a quelli di creazione di nuove alberature all’interno di parchi urbani esistenti fino ad arrivare a veri propri progetti di imboschimento.